SLOWLANDPIEMONTE

Il buon cibo

La tradizione culinaria del territorio di Slowland offre gustosi piatti e prodotti caratteristici di elevata qualità: queste poche righe sono solo un assaggio di ciò che potrete scoprire addentrandovi nei sapori della cucina locale!

La tradizione culinaria del territorio di Slowland offre gustosi piatti e prodotti caratteristici di elevata qualità.

Cominciamo da un risotto, piatto simbolo del Vercellese: la Panissa, una ricetta antica di origine contadina. Si pensa che il nome derivi dal “panìgo” una qualità di miglio utilizzato prima che il riso diventasse la coltura principale del Vercellese. Gli ingredienti principali della Panissa sono proprio il riso locale, unito ai fagioli (altro prodotto piemontese) e al salame sotto grasso detto “salam d’la duja” nel dialetto locale. La bontà di questo piatto raccoglie numerose persone nell’ultima settimana di agosto per la Sagra d’la Panissa.

Le risaie vercellesi rappresentano l’eccellenza a livello mondiale, grazie anche alla varietà di riso coltivato. Guarda la pagina dedicata al riso.

Il maiale, si sa, è alla base di una vera e proprio “cultura” che i nostri nonni celebravano con il rituale della macellazione e della festa di chiusura durante la quale non si buttava via niente. Il salampatata è la specialità di Settimo Rottaro: nasce da ingredienti naturali e da alcune parti meno pregiate del maiale, che con le patate bollite danno vita ad un insaccato dal gusto leggero che viene celebrato ogni anno nel mese di gennaio con l’omonima Sagra. Fa parte del Paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino.

Proseguiamo il nostro menù con il prelibato pesce caratteristico del lago di Viverone: il coregone. Possiamo gustare, quello che è il pesce simbolo del lago d Viverone da oltre un secolo, in molteplici ricette: coregone in carpione, agnolotti di coregone, polpettine di coregone, coregone dorato… e molto altro ancora!

Per il contorno ritorniamo nel Vercellese dove vengono prodotti i fagioli tipici di Saluggia e Villata, il primo dei quali utilizzato nella ricetta tradizionale della Panissa. Questi due prodotti giungono sino ai nostri giorni grazie al lavoro di generazioni di agricoltori che ne hanno tramandato la coltivazione. Oggi il fagiolo di Saluggia e il fagiolo di Villata sono stati riconosciuti specialità regionale e possono sventolare le “Bandiere del gusto” Coldiretti 2018.

In merito a questo squisito legume non possiamo non ricordare la famosissima ricetta tradizionale di tutti i Carnevali della zona: i faseuj grass (fagioli grassi), ovvero fagioli uniti a carne e cotenna di maiale.

Dulcis in fundo, concludiamo il nostro percorso culinario con due frutti i cui alberi in primavera colorano e caratterizzano il paesaggio locale: il kiwi e la pesca.

Quello che vi abbiamo raccontato in queste poche righe è solo un assaggio di ciò che potrete scoprire addentrandovi nei sapori della cucina di Slowland.

Cosa state aspettando a testare con il vostro palato?

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