Cosi è denominato il passo situato tra le colline di Bric della Vigna e monte Magnano. Questa denominazione deriva dal fatto che un tempo il luogo era occupato da un grande muro con passaggio carraio chiudibile che poteva impedire il transito sulla importante strada Vercelli- Ivrea che transitava proprio in questo sito.
Tale strada di origine romana era l’importante “Via delle Gallie” che nel medioevo veniva chiamata “Strata Frasoxiam” come risulta da documenti dell’Archivio Storico del Comune di Alice Castello risalenti al XIII secolo.
La strada proveniva da Vercelli, attraversava Santhià, (l’antica Sanctae Agathae), il territorio dell’attuale comune di Alice Castello, e passato il valico di Sapel da Mur scendeva nella vicina valle delle Loggie, per proseguire verso Settimo Rottaro (ad Septimum Milium) e quindi raggiungere Ivrea, (l’antica Eporedia). Da qui la strada proseguiva per la Valle d’Aosta e i valichi del Piccolo e del Gran San Bernardo.
La memoria ci porta così al “Cronichon Imaginis Mundi” scritto nel 1300 da frà Jacopo d’Acqui, nel quale l’autore, descrivendo il percorso delle cosiddette “ Chiuse Longobarde”, afferma che in questo punto, all’intersezione delle chiuse con la Strada Romana (“…in medio muri super stratam regiam…”) il muro si faceva assai poderoso e costruito a calce e il passaggio stradale poteva essere chiuso da un portone di ferro, (“… hic porta tota ferrea ibi posita erat…” ).
La muraglia delle chiuse digradante da Monte Magnano, oltre il sapel da mur proseguiva sui crinali delle colline raggiungendo la sommita di Bric della Vigna ove esisteva un antico punto di avvistamento.
Purtroppo negli anni trenta del novecento con la costruzione e organizzazione del sito per la polveriera militare, buona parte dei resti della fortificazione venne demolita, e in tempi piu recenti i lavori di ampliamento della attuale strada e il passaggio di una linea elettrica hanno ulteriormente cancellato quello che restava dell’antica muraglia.
Di Sapel da Mur rimane un’acquaforte della fine dell’ottocento realizzata da Ernesto Rayper , nella quale è visibile il passaggio della strada tra i due tronconi di muratura che all’epoca erano ancora esistenti e di notevoli dimensioni.Per dovere di cronaca va segnalata anche la presenza dell’antica chiesa di San Michele delle Loggie, di probabile origine Longobarda, che era situata non lontano da Sapel da Mur, i cui ruderi sono anche essi stati cancellati durante la costruzione della polveriera militare.
La chiesa di San Michele dle Loggie faceva capo all’omonimo villaggio che si spopolò nel 1270 dopo la fondazione del Borgofranco di Borgo d’Ale; di tale villaggio oggi rimane solo l’antico pozzo.