I ricetti sono piccole strutture parzialmente fortificate tipiche dell’epoca medioevale, in alcuni casi ben sopravvissute al passare dei secoli. Si trattava di una zona protetta all’interno della quale venivano custoditi i beni preziosi della comunità agricola (bestiame, prodotti dei campi, strumenti di lavoro), oltre alla comunità stessa. Erano composti dagli edifici denominati cellule (solitamente disposte su due piani, che si susseguono una adiacente all’altra) e da stretti passaggi detti ritane che fungevano da canali di areazione e deflusso dell’acqua piovana; tra gli edifici, una fitta rete di piccole strade intersecanti fra loro, in gergo rue.
Il territorio di Slowland ne conserva alcuni molto suggestivi censiti dal Centro Documentazione Ricetti del Piemonte, che con il sostegno della Regione Piemonte si occupa di raccogliere documentazione e compiere studi sui ricetti d’Italia e d’Europa (sede presso Candelo, BI).
Albiano d’Ivrea sorge ai piedi di basse colline che si estendono parallelamente al cordone morenico sinistro della Serra di Ivrea fino al lago di Viverone. Nella parte vecchia del paese si trovano i ricetti costruiti nel 1300 a difesa dell’antico borgo, all’epoca sotto il controllo dei vescovi-conti di Ivrea. Le piccole abitazioni nacquero su concessione del vescovo che assegnò un piccolo lotto di terreno ad ogni famiglia che ne faceva richiesta, a condizione, però, che ne fortificassero il perimetro, provvedessero a manutenere i fossati e a fare i turni di guardia. Si trovano lungo la via che dalla piazza centrale di Albiano sale fino al vecchio castello vescovile e, oltre a fungere da fortificazione esterne, i ricetti, ed in particolare i vani situati al piano terra detti “cellarie”, servivano da locale magazzino per derrate alimentari e da ricovero per le persone in caso di aggressione nemica.
Alice Castello: il castello nel corso dei secoli ha subito diverse ristrutturazioni, per cui non presenta più caratteristiche molto antiche. L’attuale costruzione è un grande edificio al cui piano superiore, a cui si accede tramite scale di pietra, si trovano stanze enormi con ampie finestre da cui si può godere di una bella vista delle Alpi.
Dorzano è centro di una piccola comunità collinare posizionata sulle estreme pendici delle colline moreniche che circondano il lago di Viverone. L’antichità del suo territorio è testimoniata dalle sue chiese barocche, dai resti del ricetto medievale e dai rinvenimenti preistorici nel vicino lago di Bertignano.
Il ricetto di Magnano, posto su un’altura dalla quale si gode un bellissimo panorama, domina il centro abitato e risale al 1204 quando fu costruito in seguito all’erezione di Magnano a borgo franco. Il complesso, che nel Biellese è secondo solo a quello di Candelo, permette ancora una perfetta lettura della sua struttura originaria ed in parte anche delle caratteristiche architettoniche, nonostante i numerosi interventi subiti.
Il ricetto di Roppolo risale ai primi decenni del XV secolo ed è un tipico caso di ricetto accluso al castello signorile, col quale ha in comune le strutture difensive esterne (le mura del lato interno) e la torre-porta, ma ne è indipendente come struttura fisica, infatti era situato a sud-ovest del castello.
La zona del lago di Viverone, ai piedi della Serra Morenica di Ivrea, fu abitata sin dalla preistoria e divenne importante in età medievale per la sua posizione lungo la Via Francigena. Sulla collina sorge il ricetto, realizzato dalla popolazione dopo il 1405, nell’area retrostante l’antico castello, oggi lontani dall’abitato attuale.
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La Serra morenica tra medioevo e vigneti