La fondazione della chiesa risale al 1599 e la costruzione fu ultimata nel 1638 con la registrazione dei lavori eseguiti da Mastro Giovanni Battista Pianca cui fu affidata la realizzazione delle finestre e la copertura del tetto.
Vi si celebravano le festività della Visitazione della Beata Vergine Maria (31 maggio) di San Grato (primi di settembre), di Santa Barbara (4 dicembre). All’interno erano presenti affreschi dedicati a Santa Liberata, San Barnaba, San Grato e Gli amministratori della chiesa erano gli abitanti delle cascine Valletto, San Lorenzo, Boscona, Pomaro, Scivicco, Pavarano e Vernetto. Le ultime note di spesa per interventi alla chiesa di Santa Elisabet risalgono al 1931. Successivamente vi fu il declino fino alla rovina e all’abbandono che hanno condotto la struttura ai soli tre muri maestri residui. C’è chi ricorda che ancora negli anni ’60 le donne erano solite, tornando dal lavoro dei campi, depositare davanti alla chiesa di Santa Elisabet fiori raccolti in campagna. A partire dal 1995 le Amministrazioni comunali di Roppolo hanno intrapreso interventi di recupero dell’area con pulizia dalle piante e dai rovi che l’avevano totalmente invasa. Nel 2014 si è deciso di intervenire ulteriormente, nell’ambito del Progetto di Pubblica Utilità “Agricoltura e turismo alle porte della collina morenica”, procedendo alla salvaguardia dei muri, al recupero della pavimentazione e del basamento dell’altare ed all’apposizione di questo cartello informativo. La chiesa di S. Elisabet è un luogo significativo per gli abitanti di Roppolo e giustifica la volontà di non perderne definitivamente il ricordo anche attraverso la sua valorizzazione lungo il percorso del “Buon cammino”.