L’aspetto attuale dell’edificio si colloca nella prima metà del Settecento, ma l’origine è ben più antica. Infatti la prima chiesa sorse nel 1095 come dipendenza del priorato cluniacense di Castelletto Cervo, da cui provenivano un piccolo gruppo di monaci che qui risiedeva.
Nei secoli successivi col declino del monastero, anche la chiesa viene abbandonata ma tra il 1675 e il 1730 i frazionisti decidono di avviare un’opera di ricostruzione che porta all’aspetto attuale. La chiesa ha una navata (forse ne era prevista una seconda) che si amplia con la cappella laterale dedicata alla Vergine di Oropa scolpita nel 1761 proprio da un mastro di Fontanamora.
La cappella ha una finta architettura dipinta che, come per il presbiterio, riporta la firma di Giuseppe Genta nei documenti; l’ancora scolpita è di Giuseppe Fabianis di Zumaglia (1725), mentre la tela raffigura la Vergine tra san Martino e altri Santi.
Fu retta da un cappellano fino all’inizio del XX secolo.
Molti i lavori recenti di restauro finanziati grazie all’attivismo della frazione, il bel leggio settecentesco sull’altare è un esempio di questi sforzi.