Questo mese siamo tornati ad Azeglio (To), anche se solo virtualmente, per scoprire più da vicino una delle storiche aziende agricole del paese: il Caseificio Zoppo (clicca qui per la mappa). I fratelli Mara, Ugolina e Alessandro gestiscono l’azienda agricola che era stata del nonno, del padre e dello zio prima di loro. Abbiamo conosciuto Mara, la maggiore: vulcanica e creativa, non si ferma mai! Ci ha raccontato della loro piccola grande azienda a conduzione familiare, dei loro valori e dell’impegno quotidiano necessario per portare sulla tavola dei canavesani prodotti freschi e genuini.
- Vuoi raccontarci la storia della vostra azienda agricola? Sappiamo che c’è dagli anni ‘70.
È vero, la nostra azienda agricola si trova ad Azeglio dagli anni ’70, quando mio papà scese dalle montagne di Quincinetto, di dove siamo originari, per continuare l’allevamento di vacche in pianura. In realtà, già i miei nonni prima di lui erano allevatori transumanti. In inverno erano in pianura con gli animali e durante l’estate tornavano in montagna in alpeggio.
- E ora siete allevatori di pianura. Tuttavia, solo recentemente vi siete allargati aprendo anche uno spaccio aziendale. Che cosa vi ha spinti ad aprire un’attività abbastanza inusuale per questo angolo di Canavese e quando avete iniziato a fare il formaggio?
Già mia nonna faceva il formaggio per la famiglia e ci ha trasmesso la sua manualità e passione, ma in realtà non l’abbiamo mai usata fino a quando non abbiamo aperto il caseificio, nel dicembre 2020. Prima dell’apertura erano 3-4 anni che stavamo mettendo da parte le nostre forze per aprirlo, in termini di formazione e progettazione. Quello che ci ha spinti è stata la materia prima, il latte o “oro bianco”. Lo chiamano così perché vale veramente oro! Purtroppo non è assolutamente valorizzato in Italia. Sappiamo che con la produzione nazionale di latte riusciamo a coprire appena il 60% del nostro fabbisogno interno, di conseguenza ne acquistiamo molto dall’estero ad un prezzo molto più basso. I paesi esteri infatti, penso ai paesi dell’Est o alla Francia, hanno spazi molto più ampi dove far pascolare gli animali e riescono a vendere il loro latte a prezzi più bassi. Noi allevatori italiani invece, nonostante abbiamo poco terreno a disposizione, riusciamo ad allevare animali e a produrre un prodotto eccellente, ma i costi sono maggiori. Quando arriva tanto latte dall’estero a prezzi minori, i caseifici possono permettersi di sottopagare il prodotto nazionale. Il mercato del latte è in crisi da almeno 25 anni, ma cinque o sei anni fa è la crisi è diventata davvero insostenibile. Questo ha fatto sì che molte piccole stalle come la nostra chiudessero. I margini si stavano progressivamente riducendo quindi ci siamo decisi a diversificare la produzione: non poteva che essere la trasformazione diretta del latte in azienda.
- Ci sono state delle difficoltà per avviare la diversificazione e aprire il caseificio, soprattutto alla luce di questo periodo storico difficile dal punto di vista sanitario ed economico?
No direi di no, ci ha colpito molto piacevolmente e dato grande entusiasmo l’affetto di amici e parenti. Con il grande riscontro che abbiamo ricevuto e col passaparola i risultati hanno tardato ad arrivare.
- Com’è strutturata la vostra azienda?
Siamo tre fratelli e ci occupiamo tutto il giorno e tutti i giorni delle nostre vacche (circa 150), dei campi e del caseificio. Ci organizziamo così: la mattina e la sera ci dividiamo, a settimane alterne, la mungitura e la gestione della stalla. Al mattino io e mia sorella mungiamo mentre mio fratello si occupa della stalla. Terminati i lavori, Alessandro va a lavorare nei campi mentre io e Ugolina andiamo in caseificio e ci dedichiamo alla produzione di formaggi e alla vendita nel negozio e ai mercati. Ora stiamo cominciando a vendere il formaggio e il latte anche a negozi e bar del territorio. Il nostro latte è molto richiesto perché, oltre ad essere a Km zero, ha una qualità eccellente. I costanti controlli effettuati da noi e dagli organi competenti garantiscono che il nostro prodotto oltre ad essere buono ha elevate caratteristiche igienico sanitarie. Inoltre, la nostra filiera è corta e gestita da noi in tutti i suoi passaggi: le mucche mangiano il foraggio dei nostri campi e col nostro latte produciamo formaggi che rivendiamo nel nostro spaccio aziendale. Acquistiamo veramente poco da altri produttori: solamente la soia e una parte della farina di mais.
- Quali prodotti si possono trovare nel vostro spaccio?
Siamo partiti dalla trasformazione del latte in formaggi freschi, in primis le paste filate. Una volta sono andata con questa idea in un caseificio con caratteristiche simili a quello che avevamo in mente: per vari mesi mi sono recata due o tre volte alla settimana a vedere la produzione del formaggio. Quando ho visto la creazione della mozzarella è stato un vero colpo di fulmine. Mi sono detta: “io saprò farla”. Ora tutti i giovedì facciamo la mozzarella e tramite una vetrata tra il caseificio e il negozio potete vederci al lavoro. Produciamo anche altri formaggi freschi e semi stagionati. Un’aspetto che ci piace di questo lavoro è la sua creatività: un’idea ne richiama un’altra e ci vengono in mente sempre nuovi modi di lavorare il latte. Nel negozio si possono acquistare anche altri prodotti rigorosamente freschi: latte, yogurt, burro, burro chiarificato, creme dolci, uova.
- Uno degli scopi per cui è nata Slowland Piemonte è quello di “favorire lo sviluppo economico delle comunità locali attraverso il coinvolgimento delle attività produttive, economiche e imprenditoriali, sia tradizionali che innovative collegate al turismo, all’agricoltura, all’artigianato e alla commercializzazione dei prodotti locali”. Cosa ti aspetti che Slowland possa fare per continuare in questa direzione?
Mi aspetto che insieme possiamo dare più valore alla voglia di fare rete con altre attività simili alla nostra, perché l’unione fa la forza sempre. Quindi oltre a valorizzarci, penso sia anche molto utile unirci.
- Infine, come possiamo trovarvi per gustare i vostri prodotti?
Ci potete trovare nel negozio in Cascina Schiavenza dal lunedì al sabato, dalle 9.00 alle
13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. Inoltre partecipiamo regolarmente al mercato dello Zac! a Ivrea, il giovedì sera e il sabato mattina. Facciamo anche parte dell’associazione Terra Alta di Azeglio, con la quale siamo al mercato di Pavone Canavese il primo sabato del mese. Potete anche seguirci sulla nostra pagina Facebook “Fratelli Zoppo – Azienda Agricola”.
Intervista comparsa sul numero 6 marzo 2022 di Slow+, la rivista digitale di Slowland Piemonte